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Pasqua 2009 in Libia Acacus 10 - 27 aprile 2009 Mentre alcuni equipaggi che hanno fatto il viaggio in Tunisia aspettano nell'isola di Gerba in compagnia della guida locale Riadh, il resto del gruppo si imbarca da Civitavecchia alla volta di Tunisi. A Medenine ci si incontra per formare il gruppo completo di 11 camper e 23 persone.![]() Ghorfas a Medenine L'indomani si entra in Libia, dove la guida Ahmed ha già preparato la maggior parte dei documenti. Inizia così il nostro itinerario alla scoperta delle meraviglie di questo paese, si inizia dalle rovine di Sabrata per poi passare al granaio di Nalut per arrivare, nel cuore del Sahara, alla perla del deserto: Ghadames ![]() I passaggi sui tetti nella città vecchia di Ghadames, una volta riservati alle donne. ![]() In attesa del tramonto dalla cima delle dune di Ghadames, al confine tra Libia, Tunisia ed Algeria. Preferiremo pernottare qui sotto le stelle alla base delle dune e partire di buon mattino verso Sebha. Dopo molti km giungiamo a Tekerkiba, punto di partenza per le nostre escursioni in fuoristrada nell'Acacus e nella regione dei laghi. ![]() Un passaggio in fuoristrada ![]() L'arco di Telibu, uno dei tanti che rendono caratteristico il paesaggio dell'Acacus ![]() Le pareti rocciose hanno in molti punti graffiti e pitture che testimoniano come alcune migliaia di anni fa questa zona fosse fertile e ricca di fauna ![]() Un pastore con la sua mandria 6000 anni fa. La sera si ritorna al nostro campo attrezzato, nelle comode tende fornite di bagno e doccia calda. ![]() Si sorseggia il tè, davanti alle tende che ci ospiteranno per la notte. ![]() Il campo al tramonto ![]() I nostri fuoristrada mentre si avvicinano alle dune di Wan Caza, che limitano la zona dell'Acacus sul lato orientale. ![]() In questa stagione il bagno nel lago Gabroun è molto piacevole, e regala strane sensazioni per il forte galleggiamento, simile a quello del Mar Morto ![]() Il lago Um El Ma (la madre delle acque) sembra un improbabile fiume che scorre placido in mezzo a questo immenso mare di sabbia Si ritorna infine verso nord, verso le sponde del Mediterraneo. ![]() Il vicolo dei fabbri nella medina di Tripoli ![]() L'arco di Marco Aurelio ricorda il passato romano di Tripoli. L'ultimo giorno in Libia ci rechiamo a Leptis Magna per visitare uno dei più vasti e suggestivi resti di città romana. ![]() I volti di Medusa e di Nereide ornavano i portici del grande foro di Leptis Magna Poi si ritorna attraverso la Tunisia fino a Tunisi, dove la nave ci attende per riprtarci in Italia, ma non senza una sosta a Palermo per godere della ottima cucina e pasticceria siciliana. ![]() Il gruppo tra le sabbie del deserto Un viaggio particolare...(poesia di Gianni e Maria Pia)Questo viaggio s'ha da fare Per mare è giusto andare La Tunisia attraversare E in Libia dunque arrivare Camperisti punto itti Solo e sempre incolonnati A Sabratha di lunedì E a Nalut il martedì Da un teatro mozzafiato E un granaio organizzato A Gadames siamo arrivati In casa tipica ospitati A mangiar couscous inginocchiati Ma è la sera sulla duna In attesa della luna Che il sole è tramontato E lo spettacolo ci ha incantato Molti chilometri macinati A Germa ci han portati Qui camper abbiam lasciato Per dormir in campo tendato Akakus! Archi, guglie pinnacoli incantati Che il ghibli ha trasformati Che l'uomo neolitico ha disegnato E caccia e matrimoni ha raccontato Dune alte e dorate abbiamo scavalcato Oasi e laghi abbiamo ammirato Esperienza più bella non c'è Soprattutto se altri fanno il bagno con te Le gorgoni del foro severiano Le basiliche, il teatro e le terme di Adriano Leptis Magna ci attira e ci ammalia Magnifica conclusione in Tripolitania I nuovi amici dobbiamo lasciare Ma non certo da dimenticare E vogliamo ricordare all'allegra compagnia Che noi ci chiamiamo Gianni e Maria Pia Foto da satellite: Un'ampia zona del Fezzan da satellite. La zona gialla di dune in alto è l'erg d'Ubari, mentre quella in basso è l'erg Murzuq. La zona scura al centro sono le montagne e la falesia che limitano a sud lo Wadi Al Ayat (la sottile striscia verde coltivata). In particolare le montagne sulla sinistra sono il Messak (l'Acacus è fuori dalla foto più a sinistra). Tra le dune dell'erg Ubari a nord e la falesia delle montagne a sud, lungo la zona fertile passa in orizzontale la strada (invisibile) che collega da est verso ovest Sebha a Al Awainat e Ghat. Si intravedono le zone coltivate a cerchio in corrispondenza di moderni pozzi nel deserto di Murzuq. Al centro in mezzo alle dune di Ubari si intravvedono dei piccoli puntini neri che corrispondono ai laghi. Ingrandimento della precedente foto relativo alla zona di Tekerkiba (Germa). In alto le dune dell'erg d'Ubari, subito sotto la zona fertile attraversata dalla strada, al centro la diramazione verso sud della strada per Murzuq, in basso, ben visibili, le moderne coltivazioni con pozzo ed irrigazione circolare. In alto, fuori dalla foto, vi sono i laghi Ingrandimento delle prima foto, più a nord rispetto al precedente. E' una parte della regione dei laghi, sono ben visibili le grandi dune con il loro andamento parallelo, ben visibile anche un lago con la vegetazione vicino. Poco più a sinistra anche un lago secco ed altre piccole zone con vegetazione Giuseppe |
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